Lèon Bloy
Esegesi dei luoghi comuni, Piano B, 2011, Prato
...Non si può avere tutto... Chiedere il resto, per giunta, vorrebbe dire inghiottire il mondo.
Mara Forghieri
Madri Oscure, Vivarium, 2011, Milano
...Viaggiare, come scrivere, può significare seguire una strada, ma anche perdersi nei vicoli ciechi.
Josef Pieper
«Otium» e Culto, Cantagalli, 2010, Siena
...C'è in esso l'ardimento del cuore che si affida senza calcolo al corso delle cose, c'è qualcosa della "fiducia nel frammentario che intesse la vita e la storia".
Thomas Merton
Nessun uomo è un'isola, Garzanti, 2002, Milano
...Pur stando nella via della Sua luce, fissiamo perplessi la nostra ombra.
...Eppure l'ombra viene proiettata dalla Sua luce e indirettamente testimonia la Sua presenza.
Romano Guardini
Accettare se stessi, Morcelliana, 2004, Brescia
...Consumate le identità fondate su una presupposta autosufficienza dell'immagine dell'uomo... ogni azione che si compie è sorretta da “me”...
Simone Weil
Riflessioni sulle cause della libertà e dell'oppressione sociale, Adelphi, 2003, Milano
...cosa non si fa per raggiungere il benessere e l'ozio... consumiamo una vita...
Don Lorenzo Milani
A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca, Chiarelettere, 2011 Milano
...Oggi, quando a svuotare di sostanza la nostra democrazia non è certamente l'eccesso di obbedienza, ma il disprezzo della legalità...
Roberta De Monticelli
La questione morale, Raffaello Cortina, 2010, Milano
...Se non si basta alla necessità occorre: provvedere e prevedere...
Edith Stein
La donna, Città Nuova, 2012, Roma
...una figura a tutto tondo di filosofa, psicologa, educatrice...
Paul Watzlawick
Istruzioni per rendersi infelici, Feltrinelli, 2011, Milano
...divertente e illuminante sull'efficienza del latin lover basato sul mito dell'ùltima noche...
a caccia della “cultura” straniera...
Personaggi umani, condizioni di vita reale, debolezze, difficoltà e le proprie vittorie. Questo è un po' che accomuna queste storie che ricordo d'aver letto d'uno fiato...
Alcune letture mi hanno dato molto: mi hanno fatta riflettere, mi hanno fatta sorridere, e mi hanno fatta crescere.
Mi piace aprire un libro letto tempo prima, per trovare in prima pagina una frase che in genere lascio scritta, ...una brevissima sintesi di quello che quel libro mi ha donato, oppure un pensiero
più articolato che quelle pagine mi hanno ispirato.
Per esempio, apro questo libro e leggo in prima pagina la mia calligrafia ben distesa: “Il corpo è... qualcosa, ...l'anima è qualcuno” (27 novembre 2008), è un concetto che mi ha
lasciato la lettura “Pensieri nella solitudine” di Thomas Merton, Garzanti, 1999.
Con tutte queste belle letture mi sono sempre chiesta come ci si faccia ad annoiare! I fogli che sto leggendo attualmente sono i classici di Josef Pieper che trovano la saggezza
della via di mezzo tra l'abbandonarsi inutile della vita al correre frenetico che produce, considerando un valore imperdibile l'”operare” intellettuale.
Romano Guardini rimane sempre un compagno di viaggio fedele e instancabile.
La "meta" dell'attività pedagogica è già prefigurata in ciò che si chiama "strada" (Romano Guardini in "Persona e Libertà, saggi di fondazione della teoria pedagogica", La Scuola, Brescia, 1987).
Ivan Illich, oltre che essere stato un intellettuale di spessore, è stato un uomo pieno di energie che ha saputo approfondire moltissimi ambiti di vita...
Non dimentico grandi studiosi e celebri autori della letteratura del Novecento, Léon Bloy e Georges Bernanos... quest'ultimo ha posto al centro della sua vita e delle sue opere l'antagonismo tra il Bene e il Male, il primo, invece, passato attraverso un suo lungo rapporto con la povertà, con la miseria come condizione materiale presente nella sua dura vita, ne fa quasi la sua "dimensione" spirituale e artistica, ponendosi "contro" e "fuori" dalla società dei contemporanei. Ottimo e raffinato osservatore e critico del mondo Borghese.
Josef Pieper, «Otium» e Culto, Cantagalli, 2010, Siena