Le interviste
“Due cose riempiono l’animo di crescente meraviglia e timore… : il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me.”
(Kant)
“Ovunque mi trovi, i vortici dei tuoi cieli sono l’abbraccio che andavo cercando. “
(A. Carbognin)
Intervistata sul redazionale del quotidiano Il Torinese
Un vivo ringraziamento alla redazione de Il Torinese per questa bella sorpresa, per avermi scelta come scrittrice del mese Novembre 2019.
È bello rivedere i passi fatti… tanti, tanti…
Alessandra Carbognin
Intervistata sul blog di Francesco Occhetta sj
“È stato un piacere conversare con padre Francesco Occhetta sj, professionista e uomo di grande cultura che vive, studia, scrive, nella comunità dei gesuiti della rivista la Civiltà Cattolica.
La Civiltà Cattolica è il Collegio degli scrittori costituito interamente da padri gesuiti. Attualmente il direttore della grande Casa Editrice è Antonio Spadaro sj.
La sezione “Diritto e Sociale” era già curata da Francesco Occhetta sj.
Inoltre Francesco Occhetta sj ha fatto nascere un BLOG “L’UMANO NELLA CITTÀ” SU SOCIETÀ, POLITICA, GIORNALISMO E SPIRITUALITÀ, che testimonia la promozione di alta cultura e informazione, che egli cura personalmente con professionalità, innovazione e lungimiranza.
Molti i contributi offerti al mondo della cultura su temi fondamentali per la società.
Egli ha saputo incontrare personalità di spicco del pensiero, della politica, dell’economia e della spiritualità.
Un vivo ringraziamento per l’attenzione prestata verso il delicato tema dell’istruzione.
La richiesta del mio aiuto e contributo è stata per me un onore”.
Alessandra Carbognin
Parlo a Due minuti un Libro
…della mia raccolta di poesie il disegno dell’ anima
Radio Adige
Intervista per Progetto ministeriale EDU.CARE
Intervistata sul redazionale Controluce
Un vivo ringraziamento per l’attenzione prestata verso il bellissimo tema della poesia.
La richiesta di accettare questo contributo è stata per me un onore.
Alessandra Carbognin
Intervista fotografica
INTERVISTA FOTOGRAFICA DEL FOTOGRAFO G. V. CHE MI INCONTRA SULLE PIAZZE DELLA CAGLIARI ANTICA, Gennaio 2014.
Domanda: “Alessandra, cosa vedi in genere di ciò che ti circonda?”
Risposta: “La prima cosa che osservo è la bellezza della natura, che mi chiama e che da me si lascia rimirare.
Un cielo luminoso, un colore acceso, la profondità di un mare lontano, il sole che scalda le mura di una città, il vento che culla le foglie delle sue piante.
Sì, perché il vento abbraccia tutti, anche chi non vuole essere abbracciato.
È una meraviglia dopo l’altra, basta solo coglierla.
Ed io, ogni volta, ogni volta la prima volta, me ne alimento e gioisco.”
Domanda: “Alessandra, i tramonti ti intristiscono?”
Risposta: “No. Mi accendono.
Non penso all’imbrunire come al fine d’una vita.
Non penso al tramonto come alla morte di una giornata.
Penso al calar del sole come concretizzazione di un giorno donato.
Un dono, a prescindere dalle gioie o dalle amarezze che ha portato con sé.”
Domanda: “Cosa pensi della gente?”
Risposta: “Se si riferisce alla gente che posso osservare attorno a me, da buona sociologa, osservo in genere il modo di porsi, la maniera in cui si comporta, in cui parla, la tensione con cui legge. Il modo con cui la gente cammina, come la gente è distratta, nel silenzio concentrata, o la gioia che traspare dagli occhi, oppure dal velo di tristezza che la circonda, la cura con cui tratta i più piccoli.
In genere vedo tante cose dalle piccole cose.
Un gesto dice molto, sia esso un tono di voce o una stretta di mano.
Le persone che con la loro libera espressione comunicano un valore positivo, sia esso contentezza corporea, come attraverso un canto, un dipinto o un semplice gesto di aiuto verso il prossimo, hanno con me una condivisione empatica delle proprie manifestazioni.
Ripongo fiducia verso le persone.
Non ho preconcetti di carattere sociale, anche se una cosa a cui tengo moltissimo è il rispetto e l’educazione.”
Domanda: “Alessandra, cos’è per te l’amore?”
Risposta: “Per me l’Amore è il respiro dell’Eternità.”